I dati cambiano tutto
Adesso che i 900.000 contatori già installati stanno fornendo le prime letture orarie, per Radius diventa sempre più importante studiare il modo migliore per sfruttarli. “La grande quantità di dati fa maggiore chiarezza sul carico della rete a bassa tensione e ci consente di identificare gli allacci abusivi, di gestire i guasti in modo più efficiente, di assistere i clienti in caso di guasti e di risolvere più rapidamente i problemi”, afferma Steen Hansen.
Un altro vantaggio molto concreto dei nuovi contatori è rappresentato dall’interruttore integrato, che consente a Radius di disconnettere e riconnettere le utenze da remoto. “Per noi il vantaggio chiave sta nel non dover mandare i dipendenti in trasferta dal cliente. Ad oggi gestiamo tra le 200 e le 250 disconnessioni al mese e altrettante riconnessioni, quindi per noi il risparmio è notevole – per non parlare poi del fatto che in questi casi possiamo intervenire prontamente”.
Radius si sta anche concentrando su di una pianificazione più intelligente della rete in chiave di digitalizzazione e sull’ottimizzazione delle informazioni di rete, affacciandosi così su quello che Hansen chiama “il nuovo mondo”. “Se ad esempio c’è un boom di auto elettriche, possiamo usare i nostri dati per capire rapidamente quali sono gli interventi prioritari, scoprire colli di bottiglia sconosciuti ed eventualmente distribuire il carico. Possiamo così concentrare i nostri sforzi dove serve e investire nell’espansione della rete”.
Disporre di una maggiore quantità di dati significa anche avere più opportunità per iniziative rivolte ai consumatori – tema questo destinato a ricoprire un ruolo sempre più prominente nei prossimi anni. “L’uso di tariffe basate sul tempo di utilizzo ci consentirà di deviare parte del consumo al di fuori degli orari di picco, bilanciando così il carico di rete. Questo è uno degli aspetti che attualmente stiamo valutando – e lo possiamo fare grazie alle grandi opportunità e alle notevoli quantità di dati offerte dai nuovi contatori”.
E se i consumatori sono sufficientemente incentivati a bilanciare i consumi, ne guadagna anche Radius in quanto gestore. “Potremmo non essere costretti a incrementare la capacità della rete, o avremmo perlomeno la possibilità di posticipare determinati investimenti. Questo cambia completamente le carte in tavola, dischiudendo un enorme potenziale di ottimizzazione”.